Ogni 15 settembre si celebra la Giornata mondiale per la consapevolezza sul linfoma (WLAD), iniziativa globale promossa dalla Lymphoma Coalition.
Per la prima volta celebrata nel 2004, ha lo scopo di coinvolgere l’opinione pubblica sui vari tipi di linfoma, sul riconoscimento dei sintomi, sulla corretta informazione e sull’importanza della ricerca per trovare nuove cure, ma anche per sensibilizzare sulle azioni di supporto per i pazienti dopo la guarigione nel loro percorso per ritornare a una vita normale.
Lo slogan dell’edizione 2022 è “Non possiamo aspettare“. Ogni anno nel mondo a oltre 735 mila persone viene diagnosticato un linfoma. In Italia, dai numeri della Fondazione Italiana Linfomi, si registrano quasi 15.000 nuovi malati ogni anno.
Che cos’è il linfoma
I linfomi sono una vasta famiglia di tumori che colpiscono il sistema linfatico. Il sistema linfatico è un insieme di vasi, organi e tessuti che hanno lo scopo di difendere l’organismo dagli agenti esterni nocivi – come batteri, virus, pollini – e di rimuovere le scorie prodotte durante il normale funzionamento degli organi e dei tessuti. I linfonodi sono invece conglomerati di linfociti (una tipologia di globuli bianchi) e altre cellule del sistema immunitario, che si ingrandiscono in presenza di un’infezione da combattere.
I linfomi possono essere di due tipi: linfomi Hodgkin (HL), che colpiscono circa l’8% dei pazienti con tumore, e non Hodgkin (NHL), che rappresentano il 90% dei casi di linfoma e sono suddivisi in più di 30 diversi tipi, tra cui i più frequenti possono svilupparsi nelle grandi cellule e in diversi organi (linfonodi, stomaco, intestino, cute, sistema nervoso).
Le tre forme di linfoma
Il linfoma è un tumore che si origina dalle cellule del sistema linfatico, cioè il sistema di difesa dell’organismo. Esistono tre tipi principali di linfoma, a seconda del tipo di cellula cancerosa coinvolta: linfoma Hodgkin, linfoma non Hodgkin e leucemia linfoide cronica.
Il linfoma Hodgkin è il più comune tra i tre ed è caratterizzato da grandi cellule tumorali (linfociti) che si accumulano nel sangue e nei gangli linfatici. Il linfoma non Hodgkin, invece, è caratterizzato da cellule tumorali piccole e diffuse. La leucemia linfoide cronica è la forma più aggressiva di tutte e colpisce quasi esclusivamente gli adulti.
In linea generale negli ultimi anni, con metodi d’indagine più sofisticati, l’OMS ha proposto nuove classificazioni che tengono conto della tipologia delle cellule tumorali, dalla velocità della loro crescita (che determina l’aggressività della malattia), dal loro aspetto al microscopio e dalla loro localizzazione.
Quali sono i sintomi del linfoma
I linfomi sono una malattia che colpisce il sistema immunitario. Ne esistono diversi tipi, ma i più comuni sono quelli che colpiscono i linfonodi.
I principali e più generici sintomi sono l’ingrossamento dei linfonodi, febbre alta, sudorazione notturna e perdita di peso improvvisa. L’ingrandimento dei linfonodi può avvenire in diverse sedi, come collo e inguine, e in relazione a dove si presenta potrebbero verificarsi sintomi differenti: se a livello addominale possono sopraggiungere gonfiori e ingrossamenti degli organi coinvolti (per esempio lo stomaco o la milza) e possono insorgere nausea, senso di pienezza anche senza aver mangiato o aver mangiato poco, senso di pressione. Se, per esempio, la malattia riguarda il torace, possono manifestarsi dolori al petto, tosse, difficoltà a respirare. In ultimo, il linfoma che attacca il sistema nervoso, che può causare mal di testa, debolezza di alcune parti dell’organismo, difficoltà a parlare.
E’ importante ricordare che in molti casi l’ingrossamento dei linfonodi non è legato alla presenza di un linfoma, ma a un’infezione più comune che viene combattuta dal sistema immunitario. Per questo in caso di dubbio occorre sempre rivolgersi al proprio medico per una diagnosi corretta e completa.
Diagnosi e cure
Al verificarsi di sintomi che potrebbero ricordare il NHL, è importante contattare il proprio medico che dopo una serie di domande sulla storia medica personale e familiare, eseguirà esami approfonditi per verificare la presenza di segni tipici della malattia, e se lo ritenesse idoneo a prescrivere sopralluoghi approfonditi.
Una biopsia linfonodale, in cui il tessuto viene rimosso da un linfonodo e quindi analizzato al microscopio, è un test essenziale per la diagnosi accurata di NHL. Oggi, oltre alla classica microscopia, i campioni prelevati dalle biopsie vengono utilizzati nei test molecolari che possono caratterizzare con estrema precisione il tipo di malattia che si ha di fronte. A volte è necessaria anche una puntura lombare per cercare cellule di linfoma nel liquido cerebrospinale.
D’altra parte, per studiare l’estensione della malattia e tracciarne l’evoluzione e l’efficacia del trattamento, possono essere utili esami diagnostici per immagini (ad esempio radiografia, TC, risonanza magnetica, ecografia). Gli esami del sangue possono aiutare a completare la diagnosi, poiché nei casi di NHL si possono riscontrare livelli anormali di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, nonché problemi con la velocità di eritrosedimentazione (VES) e livelli elevati di lattato deidrogenasi (LDH).
La scelta del miglior trattamento dipende da diversi fattori, come lo stadio e il tipo di malattia, la salute generale e l’età del paziente. Tipicamente la terapia è multidisciplinare, si avvale della collaborazione di diversi specialisti e può comportare la combinazione di diverse terapie.
La chirurgia non è ampiamente utilizzata, mentre la chemioterapia e le radiazioni sono più comuni e possono essere utilizzate da sole o insieme a seconda della situazione.
Se la malattia non risponde al trattamento, o si ripresenta, possono essere utilizzate cellule staminali autologhe (cioè cellule dello stesso paziente) o allogeniche (cellule di un donatore compatibile). Prima di un trapianto viene solitamente somministrata una dose molto elevata di chemioterapia, che distrugge le cellule del linfoma e le cellule sane del midollo osseo che vengono quindi sostituite con le cellule trapiantate.
La Giornata mondiale per la consapevolezza sul linfoma ha dunque lo scopo di promuovere l’aiuto nei confronti della comunità di ricercatori, medici e pazienti che affrontano regolarmente questa malattia e le sue conseguenze.
La Redazione: le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono il parere o le indicazioni di un medico, ma rappresentano una raccolta di dati da fonti selezionate