La sanità integrativa nasce per aiutare lo Stato a garantire il diritto alla salute a tutti. Scopriamo norme, destinatari e numeri dei Fondi sanitari
Il welfare sanitario è l’insieme di servizi e prestazioni legate alla salute che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti e delle loro famiglie. All’interno del welfare aziendale è senza dubbio uno tra i benefit più apprezzati e in rapido sviluppo. Ma come funziona in concreto questo “aiuto” che le imprese danno al loro personale?
Cos’è il Servizio sanitario nazionale
In Italia il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, viene assicurato tramite il Servizio sanitario nazionale (SSN): “un sistema di strutture e servizi che hanno lo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie” (Ministero della Salute).
I principi fondamentali su cui si basa il SSN sono quindi universalità (a tutti), uguaglianza (senza alcuna distinzione), ed equità (parità di accesso e trattamento).
Per tenere fede a tali impegni e fare in modo che ogni cittadino possa realmente esercitare il proprio diritto alla salute, nel 1992 sono state istituite forme di assistenza sanitaria integrativa, attraverso la creazione di Fondi sanitari, Casse e Società di Mutuo Soccorso (art. 9 del D.Lgs. 502/92).
Cosa sono e come operano i Fondi sanitari
I Fondi sanitari affiancano il SSN offrendo tre tipi di prestazioni (integrative, aggiuntive o sostitutive) e operano secondo una serie di disposizioni dettate dal Ministero della Salute. Queste “regole” definiscono, per esempio, le modalità di costituzione e di scioglimento, i soggetti destinatari dell’assistenza e il trattamento e le garanzie per chi vi aderisce.
Un elemento determinante per ogni Fondo è l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi, condizione che deve essere rinnovata annualmente e che consente agli iscritti di beneficiare delle agevolazioni fiscali. Oltre a questo, l’iscrizione in questo particolare albo da un lato consente la verifica che il Fondo mantenga nel tempo le condizioni per la propria attività, e dall’altro costituisce un importante elemento di trasparenza del Fondo stesso.
Chi può aderire ai Fondi sanitari
Le categorie di lavoratori che possono beneficiare dell’assistenza sanitaria complementare fornita dai Fondi sono diverse:
– dipendenti del settore privato e pubblico;
– lavoratori autonomi;
– liberi professionisti.
A questi si aggiungono anche i relativi nuclei familiari e altre categorie come i pensionati e i membri di determinati enti o associazioni.
In alcuni casi, come per Metasalute nei confronti dei settori metalmeccanico, impiantistico e orafo, l’adesione a un Fondo sanitario integrativo è prevista dal Contratto nazionale di categoria. In altri è invece una scelta del lavoratore.
La differenza tra prestazioni e Piani sanitari
Le prestazioni incluse in ogni Fondo di assistenza sono molte e vanno dai trattamenti odontoiatrici alle fisioterapie, dai ricoveri alle visite specialistiche. Queste vengono raggruppate in “pacchetti” definiti Piani sanitari, la cui composizione e costo variano a seconda del numero e del livello dei servizi a cui danno accesso.
Il valore della sanità integrativa
Nel corso degli ultimi anni i servizi di welfare sanitario sono cresciuti molto, come testimonia anche il Rapporto Welfare Index PMI 2021, sia in termini di offerta che nei dati di sottoscrizione e utilizzo. Le ragioni sono certamente quelle che sostengono le diffuse politiche di welfare aziendale ma, ancor più, tali strumenti di assistenza hanno spinto molte persone a occuparsi della propria salute, senza dover rinunciare a tutela e prevenzione per questioni economiche, logistiche o burocratiche.