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Si è tenuto a Roma nel mese di giugno, all’interno del progetto “Agorà Mefop Welfare”, l’evento “Agorà Mefop – Le prospettive della sanità integrativa in Italia tra evoluzione normativa e best practices“. Un appuntamento importante per il settore e un’occasione di confronto per i Fondi sanitari soci Mefop, tra cui il Fondo Metasalute, e gli stakeholders che a vario titolo sono coinvolti nelle tematiche relative alla sanità integrativa.

L’incontro ha catalizzato l’attenzione sui temi più urgenti e rilevanti per il futuro della sanità integrativa nel nostro Paese. Al centro del dibattito, la sfida demografica legata all’invecchiamento della popolazione e il conseguente incremento dei fabbisogni per la sanità pubblica. È emersa con forza la necessità di un’azione sinergica e coordinata, in cui i fondi sanitari integrativi possano agire come risorsa complementare e di supporto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Tra i punti chiave affrontati, è stata sottolineata l’importanza di nuove forme di integrazione tra pubblico e privato, in particolare nei settori della prevenzione e della Long Term Care (LTC), dove i fondi possono dare un contributo significativo a beneficio dei cittadini.

Il dibattito ha anche toccato l’urgenza di una evoluzione normativa che sappia valorizzare le caratteristiche distintive dei diversi enti, riconoscendone la ricchezza e il potenziale contributo per un sistema sanitario più solido ed efficace. La discussione ha visto la partecipazione di importanti relatori, tra cui esponenti delle istituzioni, esperti del settore, operatori di mercato e professionisti, che hanno offerto preziosi spunti di riflessione sulle best practice e sulle prospettive future. Tra gli argomenti approfonditi, l’assetto istituzionale dei fondi sanitari e il supporto che gli operatori di mercato possono offrire agli enti di sanità integrativa.

Maggiori dettagli e approfondimenti sull’evento nella pagina dedicata: MEFOP – Evento sanità integrativa 2025

Credits: foto di proprietà MEFOP

Le parole del Presidente del Fondo Massimiliano Nobis: “Prevenzione, integrazione e sostenibilità le chiavi per il futuro”

Nel panel “I fondi sanitari: una pluralità di enti con una missione comune” è intervenuto Massimiliano Nobis, Presidente di Metasalute.

In questi ultimi anni la sanità integrativa è al centro di un crescente interesse istituzionale e dell’opinione pubblica,” ha esordito il Presidente. “Un’attenzione che deriva da diversi fattori: la crescita dei fondi in termini di prestazioni erogate, l’ulteriore crescita della spesa privata in sanità, le difficoltà del SSN nel complesso e non ultimo i lavori normativi in corso, che dovrebbero rafforzare il principio che i fondi sanitari operino perseguendo i principi di mutualità e solidarietà. Un confronto importante che auspichiamo possa portare a soluzioni di sistema condivise, efficaci e sostenibili“.

Il Presidente ha poi illustrato l’esperienza del Fondo Metasalute, evidenziando la sua dimensione e il suo impatto: “Il Fondo Metasalute è uno dei più grandi in Italia per numero di aderenti. Questo ci permette, per quanto possibile, di mappare i bisogni di cura dei lavoratori in tutto il paese e restituire un’analisi aggiuntiva al tema. Metasalute oggi conta oltre 1,7 milioni di iscritti complessivi, di cui 1,4 milioni sono lavoratori e 341 mila familiari a carico, iscritti gratuitamente. A questi si aggiungono 11 mila familiari a pagamento. Le aziende aderenti sono più di 37 mila. Nel 2024, abbiamo erogato 2.874.431 prestazioni sanitarie, una media di quasi 12 mila prestazioni al giorno. E nei primi quattro mesi del 2025 siamo già a quota 900 mila prestazioni erogate. Questi dati dimostrano il ruolo sempre più centrale che la sanità integrativa riveste nel sistema di welfare del nostro Paese“.

Un focus particolare è stato dedicato all’innovazione e all’ascolto dei bisogni emergenti: “Abbiamo fatto un enorme lavoro per trovare il giusto equilibrio per rispondere alle necessità dei lavoratori. Una gestione attenta ci ha permesso non solo di raggiungere questo obiettivo attraverso le prestazioni previste dalla polizza sanitaria, ma anche di portare avanti nuove iniziative che intercettano i bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie“. A tal proposito, ha menzionato l’avvio di cicli di webinar di prevenzione primaria “Regala un’ora di prevenzione” in collaborazione con la LILT, l’introduzione della prevenzione dermatologica e le prestazioni speciali per l’assistenza alle famiglie con figli affetti da Autismo, Schizofrenia e DSA, oltre a prestazioni specialistiche aggiuntive per i nuclei familiari numerosi. “Queste misure nascono per offrire una risposta concreta a bisogni emergenti, per ampliare l’accesso alla prevenzione e alla cura, con uno sguardo attento all’evoluzione sociale e sanitaria. Continueremo a monitorare i bisogni e a impegnarci nella realizzazione di ulteriori progetti speciali già nel corso di quest’anno e nel prossimo futuro”.

Il Presidente ha poi ribadito la centralità della prevenzione: “Sia perché rientra nelle strategie del Fondo, ma anche perché penso rappresenti uno dei punti della sanità integrativa del futuro. L’impatto della prevenzione e dei corretti stili di vita è molto elevato sul sistema generale, specialmente considerando il contesto demografico attuale. I fondi, sotto il punto di vista comunicativo, possono fare molto in questo senso. Crediamo che un passo importante sia quello di iniziare a creare una cultura della prevenzione. Una popolazione più sana avrebbe un impatto meno forte sul sistema sanitario e permetterebbe di razionalizzare le spese e dunque di riorganizzare l’erogazione dei servizi e delle risorse economiche per definire interventi più mirati ed efficaci“.

Ha poi concluso riaffermando il principio fondamentale dell’integrazione e non sostituzione del SSN: “Il nostro ruolo è e deve rimanere quello di integrarlo correttamente. È fondamentale avviare un dibattito costruttivo sulla definizione di LEA ed extra LEA, esaminando le esigenze della popolazione e le differenze regionali. Siamo favorevoli a una sviluppata regolamentazione del settore, che includa la promozione di corsi formativi, l’istituzione di un linguaggio comune tra tutti i player e la creazione di un organismo di vigilanza dedicato. Continueremo a collaborare con il Ministero, l’Osservatorio Nazionale dei Fondi Sanitari Integrativi, Agenas e il Laboratorio sulla sanità integrativa per promuovere lo sviluppo di modelli innovativi di welfare. Le prospettive per i fondi sanitari, a mio avviso, sono quelle di consolidare il loro ruolo di partner strategici del Servizio Sanitario Nazionale, non come sostituti, ma come complementi essenziali. Dobbiamo essere attori proattivi nel dialogo con le istituzioni per una regolamentazione chiara, investire sempre più nella prevenzione e nella cultura della salute, e continuare a dimostrare la nostra capacità di intercettare e rispondere ai bisogni emergenti dei cittadini. Solo così potremo garantire un futuro di benessere e sostenibilità per tutti“.

Credits: foto di proprietà MEFOP
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