I cibi ultrapocessati possono essere definiti un nemico “invisibile” della nostra salute.
Negli ultimi anni diversi studi scientifici hanno evidenziato un legame preoccupante tra il consumo di questi prodotti industriali e un aumento del rischio di incorrere in patologie gravi prematuramente.
Cosa sono i cibi ultraprocessati?
I cibi ultraprocessati sono alimenti che hanno subito una serie di trasformazioni industriali, per esempio l’estrusione, la raffinazione, l’idrogenazione e l’aggiunta di additivi come conservanti e aromi.
Tra gli esempi più comuni troviamo:
- snack confezionati: patatine, crackers, barrette energetiche:
- cibo da fast food: hamburger, pizza, nuggets;
- dolci industriali: biscotti, torte, merendine;
- bevande zuccherate: bibite gassate, succhi di frutta industriali;
- prodotti a base di cereali raffinati: pane bianco, pasta bianca, cereali da colazione.
Quali sono i rischi per la salute?
I cibi ultraprocessati sono spesso ricchi di calorie, grassi saturi, zuccheri aggiunti e sodio, mentre sono invece poveri di fibre, vitamine e minerali.
Questo mix di nutrienti non salutari può portare a diverse conseguenze negative per la salute, tra cui:
- aumento di peso e obesità;
- malattie cardiovascolari;
- ipertensione;
- diabete di tipo 2;
- alcuni tipi di cancro;
- depressione.
Cosa dice la scienza?
Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha seguito oltre 200.000 persone per più di 20 anni. I risultati hanno mostrato che chi consumava più cibi ultraprocessati aveva un rischio di morte prematura per tutte le cause del 11% più alto rispetto a chi ne consumava di meno.
Un altro studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha rilevato un aumento del 6% del rischio di morte prematura per ogni porzione giornaliera di cibi ultraprocessati consumati. Tutti questi studi hanno evidenziato che i cibi sono legati a 32 effetti nocivi sulla salute, tra cui malattie cardiometaboliche, depressione, cancro, diabete di tipo 2 e molti altri. Il rischio di morte prematura per tutte le cause aumenterebbe del 21%.
Un’ulteriore indagine condotta dall’Università di Bristol e dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha rivelato che consumare cibi ultraprocessati potrebbe essere collegato a un rischio più elevato di sviluppare tumori della parte superiore del tratto aerodigestivo, come bocca, gola ed esofago.
Cosa possiamo fare?
Ridurre il consumo di alimenti ultraprocessati è un passo importante per migliorare la propria salute e il proprio benessere. Ecco alcuni consigli pratici per fare scelte alimentari più sane:
- Scegliere alimenti integrali. Preferirie alimenti non processati o minimamente, come frutta, verdura, creali integrarli, legumi, carne magra e pesce.
- Leggere le etichette degli ingredienti. Evitare alimenti con una lunga lista di ingredienti artificiali e scegliere quelli con ingredienti naturali e riconoscibili.
- Limitare il consumo di carni lavorate e bevande zuccherate. Questi prodotti sono altamente processati e possono contribuire all’aumento dei problemi di salute.
- Cucinare più pasti in casa. Preparare da soli, da zero, permette di controllare che tipo di ingredienti vengono utilizzati ed evitare additivi non necessari.
- Sostituire i carboidrati raffinati. Usare cereali (e pane) integrali al posto di quelli raffinati.
- Bere meno bevande gassate e molta più acqua. Quasi sempre le bevande gassate sono ricche di zuccheri e additivi.
- Tenere a portata di mano degli spuntini sani. Avere a disposizione frutta secca, noci, yogurt, può aiutare a resistere alla tentazione di snack ultraprocessati.
- La perfezione non serve. Potrebbe aiutare seguire la regola dove si mangia per l’80% del tempo alimenti sani e il 20% ci si concede uno sgarro.
PENSARE AL PROPRIO FUTURO
Le dichiarazioni di quasi tutti gli autori degli studi sull’argomento sottolineano come servirebbero delle azioni di salute pubblica per limitare il consumo di questi alimenti, che spesso sono al centro di campagne di marketing molto aggressive. Questi cibi sono capaci, per loro natura, di portare alla dipendenza. Ridurne il consumo è un passo importante per migliorare la salute e allungare l’aspettativa di vita. Fare scelte alimentari più salutari è un vero e proprio investimento sul proprio futuro.
La Redazione: le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono assolutamente il parere o le indicazioni di un medico o di un esperto, ma rappresentano una raccolta di dati da fonti selezionate. In caso di necessità è sempre consigliato contattare uno specialista.
Ulteriori fonti: PubMed; Jamanetwork
Foto copertina: Jonathan Borba from pexels