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Particolare riguardo per chi ha difetti visivi. Attenzione all’effetto “abbagliamento” e alla secchezza oculare. Evitare le distrazioni, la velocità elevata e l’uso di alcool e droghe perché alterano la percezione visiva

Con l’arrivo della bella stagione sono tanti gli italiani che si metteranno in viaggio, approfittando dei primi weekend all’aria aperta. Che si tratti di una gita fuori porta o di una pausa più lunga in attesa dell’estate, l’importante è mantenere sempre alta l’attenzione alla guida.

I parametri visivi alla guida

Proprio come per la macchina o la moto, è necessario un check-up completo anche dei propri occhi perché, ancora oggi, oltre il 30% dei conducenti non possiede i requisiti minimi di capacità visiva previsti dal Codice della Strada.

La sicurezza alla guida dipende da una serie di fattori visivi, che vanno considerati sia da chi ha una vista perfetta, sia da chi presenta difetti visivi. Tra questi, i principali sono: un’acuità visiva ottimale, la capacità di recuperare rapidamente dall’abbagliamento, una corretta percezione dei colori, un campo visivo ampio e stabile, una maggiore attenzione durante la guida al crepuscolo e di notte, la capacità di accomodazione visiva (che diminuisce dopo i 40 anni), una buona acuità visiva dinamica e la visione stereoscopica, ovvero la visione in 3D.

A questi fattori individuali si aggiungono le condizioni ambientali e stradali, come la presenza di sole intenso, nebbia, asfalto bagnato e i cambiamenti di luminosità quando si passa da un ambiente all’altro, ad esempio entrando e uscendo da una galleria.

«Il problema della vista legato alla guida è spesso sottovalutato da chi usa l’auto saltuariamente», afferma il Dott. Francesco Loperfido, Responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Professore a contratto con l’Università Vita e Salute. «In estate però – o in periodi dell’anno particolari – anche questi soggetti si trovano a doversi mettere in auto in maniera “continuativa”, affrontando anche viaggi di molte ore». Ecco perché è utile osservare alcuni accorgimenti e seguire le linee guida.

Acuità visiva e protezione degli occhi

Uno dei principali fattori che influenzano la sicurezza alla guida è l’acuità visiva, ovvero la qualità della visione, che può essere preservata e migliorata attraverso la correzione e la protezione visiva.

La correzione, spesso sottovalutata, è indispensabile per chi presenta difetti visivi, anche se lievi. Durante il giorno, i miopi riescono a vedere meglio, ma con il calare della luce la pupilla si dilata, riducendo la capacità accomodativa dell’occhio e accentuando eventuali difetti visivi.

«La midriasi – cioè la dilatazione della pupilla – che si verifica al crepuscolo e durante le ore notturne, blocca quei piccoli meccanismi accomodativi che riescono a mascherare difetti non corretti. In queste condizioni, tali difetti diventano improvvisamente evidenti», spiega il nostro esperto.

Alla guida, è fondamentale quantificare con precisione il proprio difetto visivo e correggerlo adeguatamente, poiché la vista deve essere dinamica: percepire in anticipo un ostacolo o un segnale stradale consente di reagire meglio e più rapidamente, ottimizzando il rapporto tra velocità e frenata.

La protezione dai raggi ultravioletti, invece, è necessaria per tutti. «Le superfici stradali sono spesso riflettenti e possono affaticare gli occhi», precisa il dott. Francesco Loperfido. «Per questo è fondamentale indossare occhiali da sole di qualità, acquistati presso canali ottici certificati, evitando i prodotti economici o da “bancarella”».

Chi ha difetti visivi dovrebbe utilizzare lenti scure: marroni per i miopi, verdi per gli ipermetropi. «Per il miope, le condizioni di luce e l’ambiente atmosferico sono determinanti: avendo una risposta più lenta all’abbagliamento, guidare al crepuscolo o di notte può risultare particolarmente difficile, soprattutto in caso di abbagliamento da veicoli provenienti in senso opposto», aggiunge Loperfido. Al contrario, l’ipermetrope è maggiormente disturbato dalle luci rosse dei fanali posteriori degli altri veicoli.

Il passaggio dalla luce al buio e viceversa

Un aspetto importante da considerare quando ci si mette alla guida è il rapido passaggio dalla luce al buio e viceversa, come accade attraversando le gallerie. Si tratta di situazioni improvvise che richiedono un rapido adattamento all’abbagliamento, sia all’ingresso che all’uscita, dovuto alla riduzione della rodopsina, una proteina fotosensibile presente nella retina.

L’occhio ha bisogno di un tempo di risposta che varia da persona a persona e che può aumentare in presenza di condizioni fisiologiche come miopia o astigmatismo, oppure patologiche come cataratta, glaucoma o retinopatia diabetica.

«L’abbagliamento può rappresentare una condizione estremamente pericolosa, e in certi casi persino fatale, se si considera che a 100 km/h si percorrono circa 33 metri al secondo. In alcuni casi si può verificare una vera e propria cecità momentanea», spiega il dott. Francesco Loperfido.

Per agevolare il processo di adattamento visivo, è consigliabile indossare occhiali da sole specifici, preferibilmente con lenti fotocromatiche, che si adattano automaticamente alle diverse condizioni di luce. «Le lenti polarizzate sono ideali per la guida – aggiunge Loperfido – a patto che i vetri dell’auto non siano già polarizzati, poiché questa doppia polarizzazione ridurrebbe eccessivamente la luminosità».

È importante sottolineare che gli occhiali da sole andrebbero indossati anche in presenza di cielo nuvoloso: l’irregolare esposizione ai raggi UV può causare il cosiddetto “effetto sonno” o oftalmodinia, ovvero mal di testa provocato da luce intensa.

Evitare le distrazioni e scegliere le giuste lenti

Per una guida corretta e sicura è fondamentale non sottovalutare le distrazioni, come l’uso del telefono, del navigatore satellitare o della radio. «Chi presta attenzione a una telefonata o al navigatore mentre è alla guida riduce drasticamente le proprie capacità attentive, creando una potenziale situazione di emergenza. Numerosi studi dimostrano infatti che l’attenzione non può essere mantenuta allo stesso livello su più fronti contemporaneamente, anche a causa di possibili interferenze emotive», spiega il nostro esperto.

Dopo i 40 anni, con la naturale riduzione della capacità accomodativa dell’occhio (che può sommarsi a difetti visivi già esistenti), diventa essenziale poter vedere nitidamente a tutte le distanze. La soluzione ideale è rappresentata dagli occhiali con lenti progressive, che permettono una visione chiara da lontano (per la strada), a distanza intermedia (cruscotto e navigatore) e da vicino (telefono e messaggi di sicurezza del veicolo).

All’interno dell’abitacolo, inoltre, i miopi sono generalmente più agevolati se le luci del cruscotto sono color ambra, mentre dovrebbero evitare tonalità verdi. Al contrario, gli ipermetropi preferiscono la luce verde, poiché i colori sul tono dell’arancio possono causare loro fastidio e senso di sonnolenza.

Un ipermetrope o un miope non corretti, o corretti in modo insufficiente, tendono ad assumere comportamenti di guida specifici che possono rivelare il difetto visivo. «L’ipermetrope tende a mantenere l’auto vicina alla linea di mezzeria, percepita come punto di riferimento sicuro. Il miope, invece, tende a guidare più vicino al bordo della carreggiata», spiega ancora Loperfido.

Per ridurre ulteriormente le distrazioni alla guida, è importante assicurare i bambini ai sedili posteriori e sistemare gli animali in condizioni di sicurezza adeguate.

Foto di Adeel Shabir su Unsplash

Attenzione alla velocità, alle sostanze assunte e alla secchezza oculare

Oltre ai fattori ambientali, stradali e ai difetti visivi, anche la velocità gioca un ruolo cruciale nella sicurezza alla guida. Infatti, all’aumentare della velocità, il campo visivo si riduce, come se si guidasse costantemente all’interno di un tunnel.
«A 110 km/h, la capacità di percepire ciò che avviene lateralmente si riduce del 40% e il movimento oculare si concentra su un’area ristretta», spiega il dottor Loperfido. «La visione centrale viene privilegiata, ma è fondamentale mantenere attiva anche quella periferica». Per questo motivo, chi soffre di miopia elevata e utilizza lenti spesse dovrebbe preferire lenti a contatto, che garantiscono un campo visivo più ampio e privo di distorsioni.

Inoltre, la percezione della profondità di campo si riduce con l’aumentare della velocità. In presenza di miopia o anisometropia (differenza di rifrazione tra i due occhi), si perde la visione stereoscopica, cioè la capacità di percepire un’immagine tridimensionale, generata dalla retina attraverso l’unione delle immagini provenienti da entrambi gli occhi. Questo può compromettere la corretta valutazione delle distanze, un aspetto decisivo soprattutto durante i sorpassi.

Un altro elemento spesso trascurato, ma essenziale per una guida sicura, è la secchezza oculare. L’uso prolungato dell’aria condizionata, la guida con i finestrini aperti o l’aria diretta sul volto (come accade in moto) tendono a disidratare gli occhi, provocando annebbiamento della vista. Si raccomanda quindi di fare pause frequenti, spegnere il condizionatore di tanto in tanto per riequilibrare il film lacrimale, e, in caso di uso di lenti a contatto, ricorrere a lacrime artificiali per mantenere l’occhio ben idratato.

Infine, ma non meno importante, l’assunzione di sostanze come antistaminici, psicofarmaci, miorilassanti, droghe o alcol può influenzare pesantemente la capacità visiva e di attenzione. Queste sostanze possono alterare l’acuità visiva, aumentare la fotofobia e distorcere la percezione dell’ambiente, compromettendo anche la percezione dei contrasti.

«Stanchezza e sonnolenza, accentuate dall’uso di queste sostanze, riducono l’acuità visiva e il campo visivo, anche a causa della minore apertura delle palpebre», conclude il dottor Loperfido. «Anche le ore consecutive di guida e i difetti visivi non corretti possono abbassare i livelli di attenzione e rallentare i tempi di reazione, favorendo i cosiddetti colpi di sonno, spesso fatali».

I viaggi in moto

Massima cautela anche per chi affronta viaggi in moto, tenendo presenti tutti i suggerimenti esposti finora. In particolare, l’uso di occhiali polarizzati è consigliato solo se la visiera del casco non è già polarizzata.

È fondamentale che eventuali difetti visivi siano adeguatamente corretti, scegliendo occhiali con lenti in policarbonato, materiale molto più resistente agli urti. È inoltre opportuno optare per montature che garantiscano una buona aderenza al casco, oppure preferire lenti a contatto giornaliere, più pratiche e sicure durante la guida.

Infine, si raccomanda l’uso di occhiali da sole con lenti di categoria 2 o 3, a seconda del grado di protezione necessario, tenendo conto anche della colorazione della visiera, se presente.

Consigli dell’esperto per una guida sicura

  1. Utilizzare occhiali con lenti infrangibili e non in vetro per non causare gravi danni all’occhio in caso di scoppio di air-bag o caduta in moto.
  2. Prediligere lenti progressive , quando si perde la capacità accomodative per permettere una contemporaneità di messa a fuoco da lontano, medio e vicino. Adattabili anche ad occhiali da sole e polarizzati, ed esistono con un campo visivo di diverse ampiezze,  indicate e idonee per la guida.
  3. Usare sempre gli occhiali con lenti da sole durante il giorno, ma non troppo scure perché distorcono la percezione del paesaggio circostante. Evitare le lenti fucsia, azzurre e rosa perché alterano i colori, mentre quelle gialle aumentano luminosità e contrasto soprattutto con cielo nuvoloso o nebbia. Ottime le lenti  specchiate per chi ha gli occhi chiari e sfumate se si gradisce una lente più scura per l’esterno è più chiara nell’abitacolo dell’auto.
  4. Prediligere occhiali da sole di categoria 3 perché filtrano il 10-20% dei raggi solari, mentre per la guida in alta montagna è preferibile la categoria 4, soprattutto al mattino quando la quantità di ultravioletto e luce blu – probabile concausa di  corpi mobili vitreali  e di luce blu – è maggiore.
  5. Se si sceglie di utilizzare lenti a contatto, meglio giornaliere, ricordarsi di aumentare la frequenza di ammiccamento e idratare spesso l’occhio con lacrime artificiali perché l’aria condizionata in auto o quella naturale dovuta ai finestrini abbassati “asciuga” l’occhio. Portare sempre con sé un occhiale da vista da sostituire alle lenti a contatto.

Come capire se un occhiale è conforme

Per sapere se un occhiale è conforme bisogna sempre verificare:

  • la presenza della marcatura CE sulla montatura;
  • che ci sia la nota tecnica informativa (presenza della norma EN 1836/2006) e il riferimento della norma europea UNI EN 1836 (o solo EN 1836);
  • l’identificazione del fabbricante o del fornitore;
  • il numero della categoria del filtro solare della lente (da 0  a 4);
  • il tipo di filtro (es. fotocromatico, ecc.);
  • la presenza delle istruzioni per la cura, la manutenzione e la pulizia dell’occhiale stesso.
Foto di Sameer su Unsplash

Supporto per l’acquisto di prodotti da vista

Per tutti i lavoratori e i familiari iscritti al Fondo Metasalute, è disponibile una convenzione con le insegne di Ottica Salmoiraghi & Viganò e GrandVision.

La convenzione è attiva presso i punti vendita del gruppo ”Salmoraghi & Viganò” e ”GrandVision” e sono disponibili ulteriori promozioni per l’acquisto online.

La convenzione, attualmente valida per tutto il 2025, offre sconti riservati su occhiali da vista e da sole completi di lenti graduate, lenti da vista, lenti progressive, lenti monofocali e lenti a contatto.

Tutte le informazioni nella pagina dedicata del sito: Convenzione Salmoiraghi & Viganò e GrandVision – Lenti e occhiali

Articolo a cura di Fabiano Editore in collaborazione con le insegne convenzionate

Immagine di copertina: Foto di Karl Hedin su Unsplash

La Redazione: le informazioni contenute in questa pagina non sostituiscono assolutamente il parere o le indicazioni di un medico o di un esperto, ma rappresentano una raccolta di dati da fonti selezionate. In caso di necessità è sempre consigliato contattare uno specialista.

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